"La possibilità estesa anche alle famiglie degli studenti delle superiori - oltreché sinora a quelle del 1° ciclo - di scegliere la frequenza in presenza o a distanza delle lezioni è un fatto gravissimo, non più tollerabile".
Con estrema chiarezza, Roberto Calienno, commenta - con proprio comunicato inviato oggi alla Stampa -, quanto disposto dal presidente Michele Emiliano con l'ordinanza regionale odierna n. 21 per il rientro a scuola.
Il segretario generale Cisl Scuola Puglia esprime netta contrarietà in merito "alla facoltà di scelta delle famiglie"; precisa che "non esiste - dal punto di vista ordinamentale - una modalità di ‘didattica mista’, esiste una forma di didattica in 'presenza' e un'altra 'digitale integrata'; sottolinea "l'aumento del fenomeno della dispersione scolastica e la mancanza di mezzi adeguati nelle scuole italiane; e, non da ultimo, ribadisce "che i docenti sono stanchissimi e comunque hanno fatto molto di più di quanto è nelle loro possibilità utilizzando, spessissimo, anche i dispositivi digitali personali”.
"Nei prossimi giorni, in apposita conferenza stampa comunicheremo le forme di mobilitazione da attuare per il ripristino di normali conduzioni dello svolgimento della vista scolastica, nell'interesse degli studenti e delle loro famiglie, del personale scolastico tutto”.
Intervento di Roberto Calienno, su "Nuovo Quotidiano di Puglia" nell'edizione di oggi, in merito al possibile ritorno tra i banchi dal 18 in attesa del nuovo DPCM.
"Dal 18 in classe al 50%", indicherebbe la bozza in attesa del nuovo Dpcm previsto per oggi; dal 18 gli studenti delle superiori rientreranno in classe con presenza al 50%. Per infanzia elementari e medie "tutti in aula".
Per le superiori le regole le dettano i prefetti, incaricati dai Governi nella gestione della problematica. Le variabili sono tante. Il segretario generale Cisl Scuola Puglia sottolinea "Il programma è variegato, perché i prefetti non la pensano allo stesso modo - sottolinea il segretario Calienno -. A Lecce ci si sta orientando sullo scaglionamento in base alla tipologia di scuola, quindi i licei entreranno ad un’ora, i tecnici ad un’altra, i professionali ad un’altra ancora. Mentre Taranto e Brindisi, ma anche Bat e Bari, stanno puntando soprattutto ai doppi turni di orario, che noi come sindacato abbiamo però bocciato, perché questa tipologia grava molto sui docenti e sulla scuola. Però la situazione è talmente in movimento che quello che sembra certezza oggi potrebbe non esserlo già domani".
- "TRA I BANCHI DAL 18? REGIONE PRUDENTE IN ATTESA DPCM" - Nuovo Quotidiano di Puglia - 15 GEN 2021
"La Regione Puglia sta provvedendo speditamente su due direttrici: l'istituzione di un operatore sanitario in ogni scuola; l'avvio della campagna di vaccinazione per il personale scolastico in via prioritaria nella fase 2 del Piano strategico nazionale", è quanto ha confermato all'incontro di stamane - tra sindacati Scuola e Regione Puglia - l'assessore Luigi Lopalco.
Menga, Calienno, De Bernardo, Capacchione e Spinelli, in merito "hanno espresso piena soddisfazione, purché sia dato seguito con urgenza".
"Riteniamo rilevante l’apertura della Regione Puglia alla nostra precedente richiesta di dar seguito all’iter di approvazione degli 'Indirizzi operativi per la riapertura in sicurezza delle scuole nella Regione Puglia' è quanto sottoscrivono, in un comunicato unitario, i segretari regionali Claudio Menga (Flp Cgil), Roberto Calienno (Cisl Scuola), Chiara De Bernardo (Snals Confsal), Francesco Capacchione (Fgu) e Paolo Spinelli (Snief) al termine dell'incontro di stamane - richiesto dalle stesse sigle sindacali - con il presidente Emiliano e gli assessori regionali Maurodinioia, Lopalco e Leo.
In esito all’incontro il presidente della Regione Puglia ha ribadito che non può sottrarsi all’impegno di garantire per le famiglie che lo richiedano, il diritto a scegliere di far frequentare o meno la scuola in presenza ai propri figli. Su questo punto lo stesso Emiliano ha comunicato la propria determinazione a procedere con ordinanze restrittive in aggiunta al DPCM, con la probabile esclusione delle prime classi della primaria.
FLC Cgil, CISL Scuola, Snals, Fgu e Anief, invece, hanno riconfermato unitariamente le proposte ribadendo sulla riapertura, sul modello di "didattica mista" e sullo scaglionamento degli ingressi / uscite dalle scuole.
Il Tar Puglia ha respinto la richiesta di sospensione, fatta dal Codacons Lecce, dell'ordinanza con la quale la Regione il 5 gennaio scorso ha disposto la didattica digitale integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione dei servizi per l'infanzia e salvo richiesta esplicita della frequenza in presenza da parte delle famiglie per gli alunni del primo ciclo. Il ricorso è stato presentato dal Codacons e da otto genitori di studenti pugliesi.
Secondo il Tribunale amministrativo "non sussiste un danno grave e irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio in via di urgenza, anche in considerazione del breve periodo di vigenza" dell'ordinanza, che scade il 15 gennaio. L'udienza di merito è fissata al 3 febbraio. (Fonte: ANSA)
Cisl Scuola Puglia lancia l'hashtag #vocidellacislscuolapuglia
La scuola pugliese vive una fase di preoccupante confusione. Si accavallano DPCM, Decreti Legge, Ordinanze Regionale e Ordinanze Comunali a volte contrastanti fra loro.
Questi provvedimenti in comune hanno una cosa: vengono quasi sempre emanati nell'ultimo istante utile, non lasciando neppure il tempo ai dirigenti scolastici di programmare una corretta organizzazione del servizio.
In realtà hanno un'altra cosa in comune: non tengono conto di ciò che avviene quotidianamente nelle scuole. Mi riferisco alla complessità cui deve far fronte il personale ATA e all'impossibilità per i docenti di svolgere un'azione pedagogico-didattica di qualità.
La Cisl Scuola Puglia vuole, invece, dar voce ai lavoratori, per raccontare ciò che avviene nelle scuole ogni giorno, affinché i provvedimenti futuri possano garantire un servizio scolastico effettivamente fruibile.
Per questo Cisl Scuola Puglia lancia l'hashtag #vocidellacislscuolapuglia
"Adesso, non è più il tempo delle proteste. Le scuole si devono riaprire ma, al punto in cui siamo, dobbiamo pretendere, quale imprescindibile condizione, che siano previste assolute garanzie di sicurezza e valide misure di prevenzione per la salute e l’incolumità di studenti e lavoratori". Così Claudio Menga (FLC Cgil), Roberto Calienno (Cisl Scuola), Chiara De Bernardo (SNALS), Francesco Capacchione (FGU) e Paolo Spinelli (ANIEF) che - di fronte alla completa confusione generata dalle norme e ordinanze dei diversi livelli emanate - inviano con comunicato unitario con "proposte concrete al presidente Emiliano che - se venissero accolte - permetterebbero sia di assicurare il diritto allo studio salvaguardando il diritto alla salute del personale scolastico, degli studenti e delle studentesse, sia di far ripartire le scuole in un clima di maggiore serenità".
Concludono, "In alternativa non potremo aspettare oltre: in mancanza di risposte credibili e in tempi brevi attiveremo tutte le iniziative di mobilitazione consentite dalla situazione che stiamo vivendo".
- Il comunicato di FLC Cgil, CISL Scuola, SNALS, FGU e ANIEF di Puglia
Conversazione con Lena Gissi a cura di Alex Corlazzoli, giornalista del Fatto Quotidiano
"Si continua a parlare di date, ma non si affrontano i problemi veri e le scuole potranno far conto solo su se stesse" è il forte richiamo di Lena Gissi, segretario generale Cisl Scuola, che accompagna i dati allarmanti emersi dal sondaggio - in prossimità del rientro in classe - svolto dalla stessa Cisl Scuola tra i dirigenti scolastici delle superiori; e i dati confermano che sulle azioni messe in campo per preparare il ritorno a scuola il giudizio è ampiamente negativo.
Esprime le tante perplessità, i dubbi, le mancanze Roberto Calienno - intervistato da "Il Nuovo Quotidiano di Puglia" - sulla dichiarazione recente del premier Conte "In classe il 7 gennaio".
"Nessun passo in avanti su tracciamento e vaccinazioni. Del tutto irrisolti, inoltre, per il segretario della Cisl Scuola, restano i nodi legati allo screening di studenti e docenti, all’ipotesi di istituire presìdi sanitari nelle scuole e alla previsione dei tamponi rapidi.
Sottolinea, anche, "Peccato che in sede di tavolo di confronto sia mancata proprio la presenza dell’assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, fondamentale in questa fase" .
Indica "Uno tra i principali errori commessi a livello centrale dal Governo e dai Ministeri - sottolinea - in vista della riaperture delle scuole è stato quello di trasferire alle Prefetture la questione relativa a trasporto scolastico e scaglionamento degli orari di ingresso e uscita da scuola".
Nessun passo avanti anche sul fronte del tracciamento dei contagi e rispetto all’ipotesi di garantire una corsia preferenziale nell’ambito della campagna di vaccinazione proprio al personale scolastico.
"Con queste premesse - ribadisce Calienno - è quasi certo che al ritorno a scuola a gennaio di migliaia di studenti e docenti si verificheranno gli stessi disagi dei mesi passati. Ed ecco perché - conclude- già nelle prossime ore torneremo a chiedere un confronto con USR e Regione".
- Conte: "In classe il 7 gennaio". Ma restano tanti rebus - Nuovo Quotidiano di Puglia / 31 DIC 2020
Venerdi 18 dicembre, dalle ore 10 sul sito www.cislscuola.it, sarà possibile seguire in diretta il webinar "Rilanciare la scuola. Uno sguardo strategico" organizzato dalla Cisl Scuola.
Se la priorità continua a essere l'impegno per uscire quanto prima da un'emergenza sanitaria con cui da quasi un anno combatte il mondo intero, sempre più diventa indispensabile darsi obiettivi e delineare strategie per un dopo-covid che non potrà essere un semplice ritorno a una condizione precedente.
La crisi pone una forte domanda di cambiamento anche per quanto riguarda le politiche in materia di istruzione e formazione, per la scuola può essere l'occasione per ritrovare attenzione e centralità.
Il prossimo 7 dicembre 2021 scadrà il termine di presentazione delle domande per andare in pensione dal prossimo 1° settembre 2021, o di permanenza in servizio per raggiungere il minimo contributivo, per il personale docente, educativo e ATA della scuola. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on line.
Invece, per i dirigenti scolastici il termine sarà il 28 febbraio 2021.
Il Ministero dell'Istruzione con circolare 36103 dello scorso 13 novembre ha fornito istruzioni attuative del DM n. 159 del 12 novembre 2020 sulle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2021. Nel sito del Ministero, oltre la circolare 36103, il DM 159 del 12 novembre 2020 e la tabella riepilogativa dei requisiti.
La scadenza del 7 dicembre 2020 va osservata anche da coloro che, avendo i requisiti per la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini) e non avendo ancora compiuto il 65° anno di età, chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico, purché ricorrano le condizioni previste dal decreto 29 luglio 1997, n. 331 del Ministro per la Funzione Pubblica
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE - Per dirigenti scolastici, personale docente, educativo e ATA di ruolo, compresi gli insegnanti di religione.
Sia per le domande di cessazione dal servizio che di revoca delle stesse: esclusivamente attraverso la procedura web POLIS “istanze on line”, relativa alle domande di cessazione, disponibile sul sito internet del Ministero. Ad eccezione del personale in servizio all’estero e delle province di Trento, Bolzano ed Aosta, le cui domande vanno presentate in formato cartaceo direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità.
Invece, le domande di trattenimento in servizio per raggiungere il minimo contributivo continuano ad essere presentate in forma cartacea nello stesso termine del 7 dicembre 2020.
Le domande presentate successivamente al 7 dicembre 2020 non saranno accolte.
REQUISITI - Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 per ottenere la pensione di anzianità e la pensione anticipata
Pensione di vecchiaia per uomini e donne con almeno 20 anni di contributi
67 anni entro il 31 agosto del 2021, d’ufficio;
67 anni entro il 31 dicembre del 2021, a domanda.
Pensione di vecchiaia – art. 1 comma 147 legge 205/17 (esclusione dall’aspettativa di vita per i lavoratori dipendenti che svolgono attività gravose con contribuzione da almeno 30 anni)
66 anni e 7 mesi entro il 31 agosto 2021, d’ufficio;
66 anni e 7 mesi entro 31 dicembre 2021; a domanda.
Pensione anticipata
per le donne, 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2021;
per gli uomini, 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2021.
Opzione donna (art. 1 comma 9 della legge 23 agosto 2004, n. 243, come declinata nella legge 26 del 2019)
Per le sole donne resta in vigore la norma prevista dalla legge 243 del 2004, modificata dalla legge 26 del 2019, a condizione che il requisito di contribuzione e di età anagrafica richiesto sia stato maturato entro il 31 dicembre del 2019.
E' consentito l'accesso alla pensione con 58 anni di età anagrafica e 35 anni di anzianità contributiva. L’assegno pensionistico verrà conteggiato per intero col sistema contributivo.
Per la chiusura alle ore 18 dei servizi pubblici in città disposta dal Comune di Taranto, s'informano gli interessati che - d'ora in avanti - l'ultimo appuntamento giornaliero fissato dall'agenda elettronica sarà alle 17.30.
Per eventuali diverse necessità, urgenti e non rinviabili, che richiedano diversa soluzione, è possibile contattare gli Uffici tramite telefono cellulare al n. 328 1529664 o per email all'indirizzo
Con ordinanza a firma del sindaco Rinaldo Melucci, il Comune di Taranto - per contrastare la diffusione nel capoluogo del contagio da Covid-19, ha disposto la chiusura al pubblico di esercizi commerciali dalle 18 alle 5; sempre dalle 18 alle 5 ma solo dal venerdì alla domenica di alcune piazze e strade della città; dei parchi comunali (ad eccezione dei cittadini fragili indicati dalla ASL).
Un quadro critico, e sempre più, quello relativo allo svolgimento della didattica nelle scuole del primo ciclo d'istruzione per il diffondersi velocemente del virus; per Cisl Scuola Taranto Brindisi “servono indicazioni chiare e univoche per evitare la confusione imperante; servono interventi di sostegno immediati e concreti – andavano già fatti – per garantire il diritto allo studio per tutti. Non si può più perdere tempo!”.
Così, in conclusione, l'Organizzazione sindacale Scuola nel proprio comunicato SCUOstampa sul confronto del 10 pomeriggio tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci e i dirigenti scolastici del primo ciclo di Taranto, i dirigenti sindacali Scuola e Confederali, il rappresentante dell'UST di Taranto.
Voluto dal Comune di Taranto, il confronto era finalizzato, da un lato, ad ascoltare le esigenze dei dirigenti scolastici cittadini e le criticità del Sistema Scuola tarantino – didattica, personale scolastico, alunni e famiglie – evidenziate dai rappresentanti sindacali territoriali e, dall’altro, a fare il punto sulle azioni congiunte e necessarie per superare le difficoltà che investono il territorio, e la comunità scolastica.
Mimma Vozza, segretario generale,“La Cisl Scuola Taranto Brindisi esprime consenso sulla ricerca del confronto ora da parte dell’Amministrazione comunale jonica ma, a suo avviso, ritiene che più efficace, più rispondente sarebbe stato farlo già da tempo – per la gravità crescente, e preannunciata, della pandemia da Covid-19 che investe il Paese, e la Puglia e Taranto in modo oltremodo particolare”.
In merito alle criticità, sono state rappresentate – in sintesi – “nella mancanza o inadeguatezza delle connessioni di rete negli istituti scolastici; nella diversità di connessioni e di ‘device’ per i diversi alunni, situazioni familiari esistenti, familiarità con utilizzo internet; nella difficoltà per i Ds di conciliare la didattica a distanza (DAD) con quella in presenza – a volte una scuola svolge lezioni in presenza con 2/3 di alunni della classe o con 1/3 di alunni; nella complessità – anche fantasiosa – delle richiesta di seguire le lezioni che le famiglie richiedono per i loro figli”.
"In Puglia siamo alla scuola fai da te, la determinazione della Regione lascia basiti": è quanto sostengono i sindacati FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams commentando l'ordinanza emanata nella tarda serata di ieri dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo che il Tar di Puglia ha disposto la riapertura delle scuole elementari e medie le cui lezioni in presenza erano state sospese dalla Regione Puglia a fine ottobre. I sindacati "esprimono forti preoccupazioni per la salute dei lavoratori e degli studenti ai quali non può essere delegata la scelta di frequentare o meno la scuola". Secondo i sindacati, "l'ordinanza fa inevitabilmente pensare ad una scuola non sicura di cui, evidentemente, soltanto la regione conosce i dati epidemiologici. Se questi dati sono davvero così allarmanti da aver portato la Regione, già nelle settimane scorse, ad emettere un provvedimento durissimo, allora è inevitabile domandarsi perché non sia la stessa Regione a decidere anche in questo caso, ma, deleghi la valutazione del rischio al singolo cittadino, innescando un sistema di prevenzione basato sulla percezione personale e non sulle evidenze scientifiche". I sindacati, "provocatoriamente", chiedono che il presidente "giustifichi anche l'assenza dei lavoratori della scuola". (FONTE: ANSA).
La scuola, la didattica in presenza, a distanza, quella digitale sono al centro del vivere quotidiano, per studenti e studentesse, per le loro famiglie, per il personale degli istituti scolastici. E, al tempo della grave crisi pandemica nel mondo, serie importanti decisioni vengono prese - devono esser prese - da chi, per ruolo Istituzionale, ne ha il dovere. E, queste decisioni riguardano tutto il Paese, essendo l'istruzione l'ambito coinvolgente la quasi totalità delle famiglie vuoi per i percorsi di apprendimento o per quelli di lavoro; e queste decisioni producono effetti, concreti; e possono produrre guasti che si riveleranno più in là negli anni, e si riverseranno sull'intero Paese.
E su questo, e altro, due docenti - Giannangela Mastrorilli e Antonietta Curci - riflettono con avvedutezza, approfondiscono con serietà il problema, le cause, gli effetti, le possibili opzioni nella loro nota - a quattro mani - ponendosi e rivolgendo in conclusione la domanda "Se questa è la scuola...".
- "Se questa è la scuola...", Giannangela Mastrorilli e Antonietta Curci
DPCM 3 NOVEMBRE 2020: RICHIESTA UNITARIA SINDACATI SCUOLA AL PRESIDENTE EMILIANO DI INCONTRO URGENTE
A seguito dell'ultimo DPCM del 3 novembre scorso, firmato dal premier Giuseppe Conte, e dell'ordinanza 407 del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, i segretari generali di FLC Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda di Puglia - Claudio Menga, Roberto Calienno, Gianni Verga, Chiara De Bernardo, Francesco Capacchione - hanno chiesto allo stesso presidente Emiliano la convocazione "ad horas" (nell'immediato) un incontro per "condividere con immediatezza eventuali nuove disposizioni riguardanti il funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Puglia a partire da domani" e, inoltre, "di convocare con urgenza il tavolo permanente".
Il termine per la presentazione delle domande per fruire dei permessi per motivi di studio (150 ore) scadrà il prossimo 16 novembre. Gli interessati dovranno presentare la propria domanda direttamente all’Ambito Territoriale della provincia alla quale appartiene la propria scuola di servizio.
Informazioni dettagliate sul sito Cisl Scuola Puglia dove è indicata nel dettaglio una sintesi delle principali disposizioni in materia, ovvero: Normativa di riferimento; Destinatari; Modalità delle assenze; Presentazione delle domande; Documentazione.
"La Scuola al tempo dell'emergenza" è il tema del Seminario di formazione online, organizzato da Cisl Scuola Puglia e Tecnodid Editrice, per il personale della scuola in programma sabato 31 ottobre – ore 15,00 -19,00. Per l’iscrizione al seminario formativo gli interessati dovranno compilare entro e non oltre le ore 10,30 del 31 ottobre 2020 il seguente Google form: https://forms.gle/257Sybp9PDD1aqr59
Gli iscritti riceveranno successivamente il link per la partecipazione.
Sabato 31 ottobre, dalle 15 alla 19, dopo l'introduzione e la presentazione di Roberto Calienno; gli interventi di Sergio Auriemma; Anna Cammalleri; Lena Gissi; Rosa Stornaiuolo; il dibattito moderato da Domenico Ciccone;
Per iscriversi, gli interessati dovranno compilare il seguente google form: https://forms.gle/257Sybp9PDD1aqr59 entro e non oltre il giorno 27 Ottobre.
La Tecnodid rilascerà attestato di partecipazione a tutti i partecipanti.