Stamane, presso il Teatro “Tarentum” a Taranto, il Convegno su “Bullismo e Cyberbullismo” nell’ambito del “Safer Internet Day”, la giornata di sensibilizzazione dei minori all'utilizzo sicuro e responsabile di Internet e dei nuovi media, istituita dalla Commissione europea nel 2004.
Organizzato da Cisl Scuola Taranto Brindisi e Cisl Scuola Puglia, il Convegno ha messo al centro i giovani; tanti gli studenti in platea e in galleria a seguire, a partecipare con interesse. E poi, docenti, dirigenti scolastici, dirigenti sindacali.
Ha scelto di aprire con la rappresentazione teatrale “Like e Dislike” che, con realismo, ha messo sul palco personaggi-persone del nostro tempo quotidiano: fragilità umane, distanze relazionali e angosce, inquietudini, malessere che sfociano, possono sfociare, in tragedia con l’uso idiota dei social.
A seguire, la Tavola rotonda su “bullismo e cyberbullismo”.
È intervenuto, tra i primi, Mirco Cazzato, co-fondatore e team leader del Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti (MABASTA), giovane di 22 anni che con empatia e schiettezza ha parlato ai giovani, nel proprio linguaggio, indicando loro un’angolazione diversa, più efficace per contrastare, superare il bullismo.
Dopo i saluti e l’apertura di Fabio Mancino, segretario generale Cisl Scuola Taranto Brindisi, gli interventi intensi, ficcanti (ma brevi), dei diversi soggetti istituzionali che vi hanno preso parte, su un fenomeno diffuso, troppo, nelle società di ogni dove e che procura grave malessere esistenziale, sino a ricordarsi purtroppo dei gravi recenti fatti di cronaca.
Nel suo intervento Ivana Barbacci, segretaria generale nazionale Cisl Scuola, ricordando “quanto sia mancato, e sta mancando, quel legame di relazioni tra soggetti” ha detto, riferendosi a Mirco, che “comprendendo moltissimo quanto sia importante dare valore al gruppo, possiamo pensare di creare le condizioni perché ci siano gruppi di valore, portatori di valori”. Ha precisato “però, non facciamo ricadere tutte le responsabilità sugli alunni, sugli studenti. Il problema sono gli adulti, le madri, i padri, e in alcuni casi anche noi educatori. Noi adulti siamo manchevoli, noi abbiamo perso l’obiettivo e l’orizzonte nell’essere educatori, nell’essere punti di riferimento”. Riferendosi alla rappresentazione, “abbiamo visto la madre per la sua fretta non ascoltare la figlia, rimandare di interessarsi dei suoi problemi venendo meno a un suo preciso dovere; per poi farlo quando le cose precipitano al peggio. Questo vuol dire aver perso la responsabilità di adulti”.
In conclusione, “ne sono fortemente convinta e lo ripeto in ogni occasione, bisogna ricucire l’alleanza Scuola-Famiglia. Quell’alleanza, badate, è tra adulti: perché gli adulti sono funzionali al processo educativo”.
Ha coordinato sapientemente gli interventi Roberto Calienno – segretario nazionale organizzativo Cisl Scuola, evidenziando così un tratto comune, un chiaro quadro di disagio sociale, all’interno del quale vi è un disagio educativo; contesto in cui può instillarsi e crescere bullismo, dilaga il cyberbullismo che vive di individualità, si nutre di frustrazioni, di non cultura, di social-idiozia; e si spande nella violenza.
Una mattinata intensa, interessante, per tutti i partecipanti; che ha evitato di parlarsi addosso, di parlare ai soli addetti.
CISL Scuola TA BR / Comunica - 8FEB2024