C’è lo stadio – Erasmo Iacovone di Taranto – e c’è un portiere che para il pallone. Ma la partita che si gioca mercoledì 8 giugno, ha un “goal”, un obiettivo del tutto particolare: il futuro e i giovani.
Saranno proprio loro, i giovani, i protagonisti della “Partita del futuro” che si svolgerà nella città dei due mari, e vedrà il coinvolgimento di studenti del terzo e quarto anno degli istituti superiori provenienti da numerose scuole della Puglia. Perché sono proprio i giovani, come ricordava il beato Giuseppe Toniolo – di cui si è celebrato nel 2018 il centenario della morte – che scriveranno il futuro, anzi sono già il presente in questo nostro tempo così confuso e dalle prospettive incerte. Entrare in dialogo con i giovani significa inoltre avere la capacità di saper utilizzare spazi, tempi, strumenti, linguaggi nuovi e capacità di ascolto tra generazioni: ecco la grande sfida che attende il nostro tempo.
“La partita del futuro” è stata pensata come un evento di progetti per i giovani e con i giovani. La prima edizione si è svolta a Torino nel 2018, la seconda a Napoli nel 2019. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che si richiama a “La Nostra Madre Terra”, un progetto, anzi una vera sfida, quanto mai urgente, per proteggere la nostra casa comune. Papa Francesco ci ha dato una guida nella sua Laudato si’ quanto mai attuale e impegnativa, che ci spinge a mettere in primo piano l’urgenza antropologica di uno sviluppo che sia in termini di sostenibilità, rispettoso delle popolazioni povere; per Papa Francesco il cambiamento non può che essere integrale, inteso come uomo e ambiente indissolubilmente legati.