"Il primo settembre, nella provincia jonica, ci saranno 21 scuole normodimensionate sprovviste di dirigente scolastico: drammatica la situazione in alcuni paesi: tutti gli istituti comprensivi di Massafra sono privi di Ds titolare". Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia, interviene sulla situazione difficile che si prospetta per l'avvio del regolare a.s nelle scuole di Taranto e della provincia.
"A questi numeri - precisa - occorre aggiungere 6 scuole sottodimensionate che ovviamente dovranno avere un reggente. In definitiva 27 su 92 istituzioni scolastiche avranno un reggente. In realtà ci saranno anche alcune scuole prive di Direttore amministrativo titolare (molto probabilmente si tratterà delle scuole sottodimensionate). E' chiaro che il disagio per gli studenti e per il personale scolastico sarà enorme".
Sull'altra criticità relativa agli insegnanti di sostegno, Calienno precisa "L'intera provincia è anche interessata (scuola primaria e dell'infanzia) da una carenza di insegnanti di sostegno provvisti di titolo. La scuola ha potuto funzionare grazie ai supplenti sprovvisti di titolo che con grande professionalità, dimostrata dai risultati, hanno svolto il difficile incarico. Senza entrare nel merito, ritengo che la scelta del Ministro di rinviare di 120 giorni la decisione sui diplomati magistrali rischia di condizionare negativamente l'avvio dell'anno scolastico. Il rischio è che gli incarichi attribuiti possano poi essere risolti unilateralmente provocando confusione. Ad oggi nulla si sa circa le immissioni in ruolo ed invece i posti disponbili in provincia sono tanti. Nell'infanzia ci sono 25 posti comuni e 11 di sostegno, nella primaria 25 comuni, nel primo grado 71 posti comuni e 25 di sostegno, nella secondaria di secondo grado 163 comuni e 9 di sostegno. I posti potrebbero essere molti di più se gli organici non avessero penalizzato ancora una volta il sud e la nostra provincia. Per rientrare nei numeri assegnati dal MIUR si sono soppresse classi, create classi con un numero spropositato di alunni (anche 30) ed anche in presenza di studenti bisognosi di sostegno".
Ribadisce, inoltre, "Nella secondaria sono state costituite cattedre anche a 24 ore e questo limita le possibilità di reclutamento ed anche le aspirazioni dei supplenti, da anni in graduatoria, spesso vincitori di più concorsi, che legittimamente rivendicano un incarico. Il sostegno poi merita un ragionamento a sé. I posti in deroga devono essere trasformati in organico di diritto e devono consentire la stabilizzazione del personale in possesso di titolo e devono grarantire l'offerta formativa a chi ne ha bisogno più di altri".
Calienno conclude "Insomma le premesse non sono le migliori. Non servono proclami e promesse di cambiamento. La scuola ha bisogno di azioni concrete ed immediate".